mercoledì 10 aprile 2013

Un' Altra Storia per te..MIK

...Una volta ebbi sete e iniziai a cercare di capire come mai sentivo quella strana sensazione. Mi spinsi per strada e vidi un uomo che aveva una brocca. Egli mi disse: "Amico, vedo che hai sete, tieni, prendi pure quest'acqua... bevendo sederai la tua sete e guarirai". Io non potevo credere che un barbone per strada potesse risolvere il mio problema così grave e che la soluzione fosse semplicemente dell'acqua. Era troppo facile! Allora mi rivolsi al medico più bravo e gli chiesi: "Dottore... ho una strana sensazione di arsura... che mi travolge, mi secca la gola e le labbra. Che cosa sarà?" Il Dottore era incredulo, non aveva mai visto una cosa del genere. "Mmmm mi faccia pensare" mi rispose "forse questo problema dipende dalla colecisti infiammata o probabilmente da una cattiva digestione o ancora da una forma allergica a qualche alimento!" Mi diede da fare 2 punture al giorno. Eppure quella strana sensazione si faceva sempre più forte e decisi di rivolgermi ad un guaritore. "Mi aiuti la prego!" fu la mia sintetica richiesta di aiuto. "Non preoccupare te" rispose il guaritore, che proveniva da un lontano paese "io rimettere tutto in ordine! Stendere su lettino e agitare mani ripetendo nome sacro di AbuAbi!" Mi ritrovai per due ore ad agitare mani e piedi recitando la strana formula magica, ma la mia arsura cresceva, le mie labbra si screpolavano ed io stavo per sentirmi davvero male. Tutti cercarono di darmi dei consigli: risolvi questo problema con un po' di amore, trovati una compagna, fai un saggio uso della masturbazione, fai uso di tecniche di rilassamento, convertiti ad una religione, abbandona il demonio, usa l'ipnosi, ecc. Il giorno dopo capii che quello sarebbe stato il mio ultimo giorno, uscii fuori di casa con le ultime forze che mi rimanevano, i miei amici erano stati svegli con me a consigliarmi per tutta la notte e ormai si erano addormentati. Mi trascinavo quasi, e il sole stava alzandosi cocente più che mai. Sapevo che sarei morto lì, sul marciapiede e decisi che comunque avrei cercato ancora una soluzione, non mi sarei arreso, perché tutto quello che finora avevo sperimentato non mi aveva tolto quell'immensa arsura, che ormai si era trasformata in un profondo dolore. Proprio nell'istante in cui stavo per chiudere gli occhi, si avvicinò a me quel vecchio che avevo già incontrato al primo sintomo della mia irresistibile arsura. Mi disse: "Amico mio, ora sei pronto per trovare quella soluzione che non volevi accettare tempo fa. Vieni, prendi, BEVI". All'improvviso capii che stavo cercando l'ACQUA, e che anche quando provavo in mille modi a risolvere il mio problema, l’ACQUA era la sola cosa di cui avevo bisogno e che bramavo.

Nessun commento:

Posta un commento