martedì 31 gennaio 2012

Ci sono Capitani e capitani... Come si diventa un buon capitano ? Istituto nautico, immatricolazione in Capitaneria, 12 mesi di navigazione ed esame per il titolo di ufficiale. Poi, altri 24 mesi di navigazione, un altro esame di abilitazione. Ma solo per diventare primo ufficiale. È l'armatore che sceglie i suoi comandanti. In base alle loro doti e alla loro affidabilità. Spesso su segnalazione di un comandante anziano. Servono competenze tecniche, capacità di manovra, ma anche doti amministrative e di gestione nella burocrazia. Indispensabile un carisma personale, autorevolezza nel rapporto con l’equipaggio. Molte le certificazioni obbligatorie nell’iter di preparazione: sicurazza personale e responsabilità sociale, antincendio, primo soccorso, corso radar… Ma ci sono anche certificazioni per attestare la resistenza allo stress e la tenuta psicologica in situazioni di emergenza. Per sostenere il carico di impegni e responsabilità, il capitano riceve uno stipendio da 6mila a 12mila euro al mese. È un uomo, può fare errori, ma quello che non gli si perdona è l’abbandono della nave...allora apprezziamo questo gesto di chi ci mette la sua Vita di traverso per salvare anche una piccola Barca..Buona Giornata dal Salento MIK
Buona notte a chi come me..non dorme piu'...MIK Un Mandala per Tutti Voi..by MIK Fermati un attimo, ascolta quello che hai intorno, non chiudere mai i tuoi occhi se non è necessario, affronta la vita in tutte le sue visioni, respira l’aria, perchè quella è tua e di nessun altro, nessuno è meglio di te, perchè tu sei l’unico disegnatore della tua vita, sei la persona che aspetta che piova per piangere in due, sei il pastello che colora la tua strada, l’acqua che rinfresca la tua giornata, sei il musicista della tua colonna sonora, lo scrittore della tua giornata, il pittore del quadro in cui vivi, tu sei tutto quello che ti circonda, la vita e tua, il resto è solo un contorno….Buona notte dal Salento

Ligabue - Ho ancora la forza (F.Guccini)



Questa mattina sembrava che io mi fossi svegliato da un incubo e invece era la realtà..
ma leggendo questo sms di mia figlia ho trovato quella Forza che ho sempre cercato di trasmettere io a Lei..
"Ho ancora la Forza e guarda che ne serve per rendere leggero il peso dei ricordi
e far la conta degli amici andati e dire: ” Ci vediam più tardi, più tardi...più tardi” LIGA
Non ci pensiamo Papi..TVB
e allora Niente Paura..Buona Notte MiK

sabato 14 gennaio 2012

Immagina il Salento

http://colpoditaccosalento.blogspot.com Immagina non ci sia il Paradiso prova, è facile Nessun inferno sotto i piedi Sopra di noi solo il Cielo Immagina che la gente viva al presente... Immagina non ci siano paesi non è difficile Niente per cui uccidere e morire e nessuna religione Immagina che tutti vivano la loro vita in pace... Puoi dire che sono un sognatore ma non sono il solo Spero che ti unirai anche tu un giorno e che il mondo diventi uno Immagina un mondo senza possessi mi chiedo se ci riesci senza necessità di avidità o fame La fratellanza tra gli uomini Immagina tutta le gente condividere il mondo intero... Puoi dire che sono un sognatore ma non sono il solo Spero che ti unirai anche tu un giorno e che il mondo diventi uno.. Buona Notte by ColpodiTacco Salento

Adriano Celentano - Non so più cosa fare.


http://colpoditaccosalento.blogspot.com
Per quanto tempo ancora faranno finta di non sentire?
Ai posteri l'ardua sentenza..
A Voi una buona serata dal Salento..MiK

venerdì 13 gennaio 2012

http://colpoditaccosalento.blogspot.com Cambio di Colpo by Colpoditacco Salento Vieni a Visitare il nuovo Blog, in attesa della pubblicazione dei 50 VINCITORI DEI GADGET DEL Brand Salentino.. Aspettando il nuovo sito....... Buon pomeriggio by MIK
Cambio di Colpoditacco.. Vieni a Visitare il nuovo Blog, in attesa della pubblicazione dei 50 VINCITORI DEI GADGET DEL Brand Salentino.. Aspettando il nuovo sito....... Buon pomeriggio by MIK

giovedì 5 gennaio 2012

Capodanno 2012 - Ci alzammo che non era ancora l'alba pronti per trasbordare


Ci alzammo che non era ancora l'alba pronti per trasbordare dentro un satellite artificiale che ci condusse in fretta alle porte di Sirio dove un equipaggio sperimentale si preparava al lungo viaggio. Noi provinciali dell'Orsa Minore alla conquista degli spazi interstellari e vestiti di grigio chiaro per non disperdersi....Buongiorno da un altro mondo..

Farla non puoi, la Vita come la vorresti ? Costantino Kavafis


Le finestre

In queste tenebrose camere, dove vivo
giorni grevi, di qua di là m’aggiro
per trovare finestre (sarà
scampo se una finestra s’apre). Ma
finestre non si trovano, o non so
trovarle. Meglio non trovarle, forse.
Forse sarà la luce altra tortura.
Chi sa che cose nuove mostrerà.



Quanto più puoi

Farla non puoi, la vita,
come vorresti? Almeno questo tenta
quanto più puoi: non la svilire troppo
nell'assiduo contatto della gente,
nell'assiduo gestire e nelle ciance.

Non la svilire a furia di recarla
così sovente in giro, e con l'esporla
alla dissennatezza quotidiana
di commerci e rapporti,
sin che divenga una straniera uggiosa.

Troiani

Sono, gli sforzi di noi sventurati,
sono, gli sforzi nostri, gli sforzi dei Troiani.
Qualche successo, qualche fiducioso
impegno; ed ecco, incominciamo
a prendere coraggio, a nutrire speranze.

Ma qualche cosa spunta sempre, e ci ferma.
Spunta Achille di fronte a noi sul fossato
e con le grida enormi ci spaura.

Sono, gli sforzi nostri, gli sforzi dei Troiani.
Crediamo che la nostra decisione e l’ardire
muteranno una sorte di rovina.
E stiamo fuori, in campo, per lottare.

Poi, come giunge l’attimo supremo,
ardire e decisione se ne vanno:
l’anima nostra si sconvolge, e manca;
e tutt’intorno alle mura corriamo,
cercando nella fuga scampo.

La nostra fine è certa. Intonano, lassú;
sulle mura, il corrotto.
Dei nostri giorni piangono memorie, sentimenti.
Pianto amaro di Priamo e d’Ecuba su noi.

Aspettando i barbari

Che aspettiamo, raccolti nella piazza?

Oggi arrivano i barbari.

Perché mai tanta inerzia nel Senato?
E perché i senatori siedono e non fan leggi?

Oggi arrivano i barbari.
Che leggi devon fare i senatori?
Quando verranno le faranno i barbari.

Perché l’imperatore s’è levato
cosí per tempo e sta, solenne, in trono,
alla porta maggiore, incoronato?

Oggi arrivano i barbari.
L’imperatore aspetta di ricevere
il loro capo. E anzi ha già disposto
l’offerta d’una pergamena. E là
gli ha scritto molti titoli ed epiteti.

Perché i nostri due consoli e i pretori
sono usciti stamani in toga rossa?
Perché i bracciali con tante ametiste,
gli anelli con gli splendidi smeraldi luccicanti?
Perché brandire le preziose mazze
coi bei ceselli tutti d’oro e argento?

Oggi arrivano i barbari,
e questa roba fa impressione ai barbari.

Perché i valenti oratori non vengono
a snocciolare i loro discorsi, come sempre?

Oggi arrivano i barbari:
sdegnano la retorica e le arringhe.

Perché d’un tratto questo smarrimento
ansioso? (I volti come si son fatti seri!)
Perché rapidamente e strade e piazze
si svuotano, e ritornano tutti a casa perplessi?

S’è fatta notte, e i barbari non sono piú venuti.
Taluni sono giunti dai confini,
han detto che di barbari non ce ne sono piú.

E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi?
Era una soluzione, quella gente.

La città

Hai detto: « Andrò per altra terra ed altro mare.
Una città migliore di questa ci sarà.
Tutti gli sforzi sono condanna scritta. E qua
giace sepolto, come un morto, il cuore.
E fino a quando, in questo desolato languore?
Dove mi volgo, dove l’occhio giro,
macerie nere della vita miro,
ch’io non seppi, per anni, che perdere e schiantare ».

Né terre nuove troverai, né nuovi mari.
Ti verrà dietro la città. Per le vie girerai:
le stesse. E negli stessi quartieri invecchierai,
ti farai bianco nelle stesse mura.
Perenne approdo, questa città. Per la ventura
nave non c e ne via - speranza vana!
La vita che schiantasti in questa tana
breve, in tutta la terra l’hai persa, in tutti i mari.

Itaca

Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrígoni e i Ciclopi
o Posidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla via,
se resta il tuo pensiero alto, e squisita
è l’emozione che ti tocca il cuore
e il corpo. Né Lestrígoni o Ciclopi
né Posidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro, nel tuo cuore,
se non li drizza il cuore innanzi a te.

Fa voti che ti sia lunga la via.
E siano tanti i mattini d’estate
che ti vedano entrare (e con che gioia
allegra!) in porti sconosciuti prima.
Fa scalo negli empori dei Fenici
per acquistare bella mercanzia,
madrepore e coralli, ebani e ambre,
voluttuosi aromi d’ogni sorta,
quanti piú puoi voluttuosi aromi.
Rècati in molte città dell’Egitto,
a imparare imparare dai sapienti.

Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna quell’approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all’isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t’ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti piú.

E se la trovi povera, Itaca non t’ha illuso.
Reduce cosí saggio, cosí esperto,
avrai capito che vuol dire un’Itaca.

Così fiso mirai

La beltà cosí fiso mirai
che la vista n’è colma.

Linee del corpo. Labbra rosse. Voluttuose membra.
Capelli da un ellenico simulacro spiccati
e tutti belli, pur sí scarmigliati,
cadono appena sulla fronte bianca.
Volti d’amore, come li voleva
il mio canto... incontrati nelle notti
di giovinezza, nelle mie notti, ascosamente...

Voluttà

Di gioia mi profuma la vita la memoria
dell’ore che fu mia la voluttà che volli.
E di gioia profuma la vita mia lo schifo
d’ogni abitudinaria voluttà.

(Poesie, Mondadori, 1961)