giovedì 30 giugno 2011

Gianna Nannini - Dimentica - Io e te


Ci sono momenti di liberta' che nessuno ci regalera' mai se non li vogliamo...l' Amore è una parola..c'e' stato un tempo e un tempo è ora..basta fermarsi a prendere un gelato e ascoltare della musika che ti appartiene e la vita puo' essere veramente intensa..se il gelato poi è al pistacchio e alla pinacolada con pinoli non lo dimenticherai mai..il gelato..e allora Dimentica tutto cio' che non ti appartiene e domani un altro gelato possibilmente al cioccolato...Buona Vita da Colpo di Tacco Salento..

martedì 28 giugno 2011

Non mi interessa sapere...dove è l' isola che non c'è..

Non mi interessa sapere qual’è il tuo mestiere…
Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore e se hai il coraggio di sognare l’incontro con ciò che esso desidera.

Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.


Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare la figura del pazzo per amore, per il tuo sogno, per l’avventura di essere vivo.

Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore e se hai il coraggio di sognare l’incontro con ciò che esso desidera.

Non mi interessa sapere qual’è il tuo mestiere.
Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.

Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna. Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti oppure a chiuderti in te stesso per la paura di soffrire.

Voglio sapere se sei capace di stare nel dolore, tuo o mio, senza far nulla per nasconderlo, allontanarlo o cristallizzarlo.

Voglio sapere se sei capace di stare nella GIOIA, tua o mia, se puoi scatenarti nella danza e lasciare che l’estasi ti invada fino alla punta delle dita dei piedi e delle mani, senza esortarti ad essere prudente, realistico o consapevole dei limiti umani.

Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.

Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per rimanere fedele a te stesso, e di non tradire mai la tua anima, a costo che altri ti chiamino traditore.

Voglio sapere se puoi essere di parola e quindi degno di fiducia.

Voglio sapere se sei capace di trovare la bellezza anche in quei giorni in cui il sole non splende, e se puoi dare inizio alla tua nuova vita sulle sponde di un lago gridando “SI” al bagliore d’argento della luna piena.

Non mi interessa sapere dove vivi, né quanto denaro possiedi.

Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto sei capace di alzarti così come sei, sfinito e con l’anima coperta di lividi, per metterti a fare quello che c’è da fare per i bambini.

Non mi interessa sapere chi conosci, né come mai ti trovi qui.

Voglio sapere se stai in piedi con me al centro del fuoco, senza tirarti indietro.

Non mi interessa sapere cosa hai studiato né con chi e neppure dove.

Voglio sapere cosa ti sostiene da dentro quando tutto il resto viene a mancare.

Voglio sapere se puoi stare solo con te stesso e se la tua compagnia ti piace veramente, nei momenti di vuoto.

Mountain Dreamer, Indian Elder

(Sognatore delle Montagne, Anziano Uomo di Medicina)

giovedì 23 giugno 2011

la dieta si vendica....

Quello che non ho mai letto sui libri è che la dieta si vendica.................Buona Continuazione...MiK

venerdì 10 giugno 2011

Da sempre i fiori piu' belli sono pieni di spine......


Da sempre i fiori piu' belli sono pieni di spine......

Signori e signori.. il mio giardino..pieno di rose e di spine..


Che cosa e' un roseto senza una rosa...un mucchio di foglie che aspettano..e quando la rivedranno sara' sempre un tuffo al cuore...fermare il tempo sempre...

Signori e Signore ..il mio giardino.. pieno di Rose e di Spine...AxO by Colpo di Tacco Salento

Chi ama il mare sara' sempre libero...


Chi ama il mare sara' sempre libero...

Fermare il tempo sempre...


Mi piace pensare che ogni volta che guardiamo a un Segna-Tempo nello stesso istante riusciamo a fermarlo ed è per questo che voglio condividere sempre qualche immagine che sento nel mio girovagare immenso.. aspettando che il tempo si fermi.. per sempre..

Ci sono giorni che non sono come gli altri.. giorni che ti aspetti possa accadere qualcosa.. giorni in cui ti svegli e sai che la differenza la fa la pietra delle previsioni del tempo.. the stone..e domani è di sicuro una bella giornata.. me lo sento.. per sempre anche quando tutto è finito..Buona notte MIK 2

Che cosa e' un roseto senza una rosa...un mucchio di foglie che aspettano..e quando la rivedranno sara' sempre un tuffo al cuore...fermare il tempo sempre...AxO by Colpo di Tacco Salento

La brava ragazza che insegue una nuova rotta..




Una sorprendente donna allo specchio Un Volo così non si era mai visto, né letto. Eppure di imprese incredibili, parlando di libri, il quarantenne panettiere bresciano con in tasca un diploma di terza media, ne aveva già compiute. Con Esco a fare due passi (2001), romanzo d’esordio, ha venduto in dieci anni 750 mila copie; Il giorno in più (2007) ha toccato il milione in pochi mesi. Il successo de Il tempo che vorrei (2009) è andato anche oltre: Volo ha scalzato dalla vetta della Top Ten il Dan Brown de Il simbolo perduto e si è lasciato alle spalle pure Ken Follett e Khaled Hosseini; a due anni di distanza il libro «tira» ancora, come pure gli altri suoi titoli (nell’ultima classifica settimanale Nielsen pubblicata dal «Corriere» È una vita che ti aspetto, del 2003, figura tra i venti migliori italiani). Insieme, i suoi cinque romanzi, tradotti in diversi Paesi, arrivano in Italia a 4 milioni e mezzo di copie vendute (giugno 2011). E, in autunno, esce il nuovo libro che Volo sta scrivendo adesso a New York. Allora cosa c’è di così sorprendente ne La mia vita, il racconto di Volo per la collana «Inediti d’autore» del «Corriere della Sera»? Innanzitutto il punto di vista. Che è quello di una donna sposata che ha deciso di separarsi dal marito. Per chi sa qualcosa di Fabio Volo (che di cognome vero fa Bonetti) niente è più lontano dal suo curriculum vitae: single per scelta da due decenni (il gossip data l’ultima fidanzata a 21 anni), refrattario ai legami duraturi («Il matrimonio non fa per me»), allergico all’invasione di spazi («Non ho mai convissuto») ha una insofferenza manifesta verso la particella «ex». Che, a livello di relazioni, fa sì che, finito l’amore, le storie si evolvano in amicizie (è di quelli convinti che «per sempre» vale anche se ci si lascia). Mentre nelle scelte personali gli permette di essere molte cose insieme: scrittore, attore, deejay, conduttore radiofonico e televisivo. La popolarità — ha iniziato in tv con «Le Iene», ha girato una decina di film (da Casomai di Alessandro D’Alatri del 2002 a Matrimoni e altri disastri dello scorso anno con un cast di donne; il prossimo, in uscita per la regia di Massimo Venier, è tratto dal suo romanzo Il giorno in più), conduce da anni un programma cult a Radio Deejay, Il Volo del mattino—l’ha usata come volano per guadagnarsi la libertà di fare ciò che gli piace. Scrivere sta da sempre in cima alla lista dei mestieri preferiti («Mi piaceva fin da ragazzino. Scrivo di getto, butto giù pensieri, storie; è una pratica che mi libera»).m Ecco perché un racconto di Volo al femminile non è uno sfizio, ma un «cambio di sesso» necessario nel tentativo, sincero e riuscito, di andare oltre gli stereotipi, di mettersi alla prova. I suoi, finora, sono stati romanzi con protagonisti maschili che un po’ gli somigliavano: giovani uomini che giravano, come dice lui, «con la parte femminile a vista», ragazzi normali, «incasinati» e fragili, insicuri e gigioni, ritratti con complice ironia, partecipe umorismo

e benevola comprensione dei limiti (maschili). Ora al centro c’è una giovane donna, che si racconta senza filtri, in prima persona. Una classica «brava ragazza» che, fin da piccola «studia» dalla madre e dalla nonna come diventare una perfetta mogliettina e che al Principe Azzurro (che è pure un ottimo partito) non chiede altro che sia «garbato». Si ride poco — e questa è un’altra sorpresa — perché Volo fa sul serio: la protagonista si specchia in una vita che non vuole più («Quanto possono mentire le fotografie?» è l’incipit che dà il via al doloroso flashback), esplora l’intimità di coppia attraverso l’occhio disincantato di chi non crede alle favole, indaga sui motivi che hanno mandato in corto circuito il suo presente. E pesca nei fondali del passato il ricordo che dà la rotta alla sua nuova vita, la perla che impreziosisce il racconto.